La malattia

Con la denominazione “displasia del gomito” si intende un insieme di patologie a carico dell’articolazione omero-radio-ulnare che esitano in un processo di osteoartrosi precoce la cui evoluzione è di norma molto invalidante per l’animale che ne è affetto.

UAP ( non unione del processo anconeo ulnare totale o parziale), FCP (frammentazione del processo coronoideo mediale ulnare), MCPD (medial coronoid process disease o incompleta/ sospetta frammentazione del processo coronoideo mediale) OC/OCD (osteocondrite dissecante del condilo omerale mediale), INC ( incongruenza dei segmenti articolari) sono le patologie di più frequente riscontro a carico del gomito.

In alcune razze e più raramente può essere presente IOHC (incompleta o alterata unione della linea intercondiloidea omerale), OTMF (ossificazione dei tendini dei muscoli flessori dell’avambraccio), UME (non unione/avulsione dell’epicondilo omerale mediale).

Tali patologie possono comparire singolarmente o in combinazione tra loro e possono interessare uno o entrambi i gomiti.

I sintomi clinici compaiono di solito tra il 4° ed il 7° mese di età e si manifestano con andatura rigida a cui subentra claudicazione talvolta intermittente o episodica dell’arto interessato. Spesso si osserva deviazione esterna della mano ed appoggio con le dita divaricate.

La diagnosi è possibile con la visita clinica dell’animale in movimento, con la palpazione dell’articolazione ma va confermata con radiografie in più proiezioni e ,se necessario, con la TAC o con l’esame dell’articolazione in artroscopia.

 

Non esiste un’unica terapia per la displasia del gomito ma essa dipende dalla causa ritenuta originaria e dalla gravitàdell’artrosi secondaria già presente; nel capitolo “ortopedia” di questo sito sono riportate le più frequenti opzioni chirurgiche in riferimento alle singole patologie.