Permette di valutare in modo accurato le strutture anatomiche presenti all'interno delle diverse articolazioni. In questo senso è utile nella diagnosi delle seguenti patologie:

• Gomito: valutazione della gravità di lesioni cartilaginee precedentemente diagnosticate per mezzo di immagini radiografiche e/o di esame TAC (OCD - osteocodrite disseccante, condromalacia), valutazione dell'incongruenza articolare (INC) anche in associazione a chirurgie extrarticolari finalizzate alla sua correzione, mancata unione del processo anconeo (UAP), frammentazione/frattura del processo coronoideo mediale dell'ulna (FCP), incompleta ossificazione del condilo omerale (IOCH)
• Spalla: valutazione di lesioni tendinee a carico del tendine del bicipite o lesioni del legamento gleno-omerale mediale (possibile causa di instabilità di spalla) e valutazione delle gravità di lesioni cartilaginee precedentemente diagnosticate per mezzo di immagini radiografiche e/o di esame TAC ( OCD - osteocondrite dissecante, condromalacia)
• Ginocchio: valutazione di lesioni a carico di menischi, del legamento crociato craniale o caudale. L'indagine artoscopica diventa indispensabile per valutare  le strutture intrarticolari nei soggetti in cui sia già stato eseguito un intervento chirurgico utilizzando, in prossimità del ginocchio, impianti in acciaio che darebbero origine ad artefatti che impedirebbero l'interpretazione dell'esame di RM. L'artroscopia può essere utile anche per valutare la gravità di lesioni a carico della cartilagine articolare (OCD, lussazione rotulea, ecc).