La ricerca

Responsabile Dr. Pedrani Giuliano

 

La displasia dell’anca (HD) è la malattia scheletrica di più frequente riscontro nei cani di taglia medio-grande nonostante l’impegno dell’ENCI, degli allevatori e dei Veterinari per limitarne l’incidenza con il controllo radiologico e la certificazione dei riproduttori. Fino a qualche decennio fa la scelta del riproduttore veniva effettuata “ad occhio” dall’allevatore valutando i caratteri morfologici del cane; a partire dagli anni 60/70 si è cominciato a prendere in considerazione anche la sua salute e la possibilità di trasmettere patologie scheletriche croniche progressive invalidanti per cui tra i criteri di valutazione è stato introdotto anche il grado di displasia dell’anca attribuito ufficialmente da una Centrale di Lettura; da qualche anno si sta cercando di andare aldilà della radiografia e di valutare la effettiva capacità del soggetto di trasmettere alla progenie ed in quale misura i caratteri della malattia, si sta cercando quindi una valutazione genetica del riproduttore per quel determinato carattere.

I risultati degli studi promossi da Celemasche (Centrale di Lettura delle Malattie Scheletriche Ereditarie – www.celemasche.it –), di cui mi onoro di essere dagli anni 90 tra i lettori ufficiali per la displasia dell’anca e del gomito, in collaborazione con l’Università di Padova sono davvero incoraggianti e già alcune società specializzate di razza utilizzano anche l’Indice Genetico per valutare i riproduttori. Al 30/06/16 sono più di 120.000 i cani controllati per l’HD dalla Celemasche.